Noemi Belotti
Spirito punk e ritrattista eccezionale, lavora prevalentemente come fotografa e in post-produzione nelle sfilate di alta moda in giro per il mondo.
Quando è nata la tua passione per la fotografia?
Ricordo di aver cominciato a scattare con delle macchinacce (anche se per me all’epoca erano meravigliose!), intorno ai 17 anni. Ma tempo fa mi è successa una cosa davvero romantica: rimettendo a posto la mia vecchia cameretta, ho ritrovato un diario segreto di quando avrò avuto 11 o 12 anni, in cui scrivevo “caro diario, da grande voglio fare la fotografa!”. L’avevo completamente dimenticato e mi sono sorpresa del fatto che avessi già questo sogno!
Prima che diventasse una cosa seria ci sono voluti anni, tanti ripensamenti e idee strampalate nel frattempo. Ma alla fine sono ancora qui a fotografare!
Oggi sei nel settore dell’alta moda, come ti ci sei avvicinata? Vuoi parlarci un po’ di quel mondo a noi così sconosciuto?
Mi ci sono avvicinata per puro caso. Qualche anno dopo aver finito la scuola di fotografia a Milano, ho visto che una mia vecchia compagna di scuola stava lavorando a Parigi per le sfilate . Le chiesi cosa facesse e se avessero bisogno di una mano in più. Nel loro team mancava una persona e così mi chiamarono per sapere se ero disposta a partire proprio due giorni dopo per NYC. Non ci ho pensato due volte!